Naso chiuso del neonato: cosa fare?

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Il naso chiuso del neonato è l’incubo del neo genitore. Per me, che perdo il sonno non appena sento un rumorino strano provenire dalle narici di Adelaide, è tremendo.

Imparerai a temere il respiro faticoso e irregolare del tuo pupo molto più di porte che scricchiolano e finestre che sbattono!

C’è davvero da preoccuparsi? E cosa puoi fare per risolvere la situazione?

Ecco un bell’articolone dettagliato tutto per te!

Naso chiuso del neonato: cause e consigli

Naturalmente per ogni dubbio puoi contattare il pediatra, ma stai tranquillo: più o meno fino ai tre mesi di vita è normale che il neonato abbia il naso chiuso o che respiri in modo quantomeno strano.

Respirando solo e soltanto dal naso, nei primi mesi il corpicino del bambino si protegge con gran quantità di muco, e da lì alla congestione nasale il passo è breve.

Quello che puoi fare come genitore è di cercare di purificare l’ambiente e l’aria, riducendo al minimo la possibilità di impurità e particelle antipatiche.

Naso del neonato: come funziona

Iniziamo subito col dire che il naso del neonato funziona in modo diverso dal nostro. Non c’è bisogno di allarmarsi ad ogni suono “curioso”: il respiro può essere appena percettibile o fortissimo.

Il neonato, che ha polmoni più piccoli e quindi più sottoposti a “lavoro”, respira molto più velocemente di noi adulti (e dei bambini più grandi) arrivando anche a un ritmo di 60 respiri al minuto.

Inoltre, c’è da considerare che il corpo del neonato è una macchina in fase di rodaggio: se il respiro appare irregolare è perché il piccolo sta semplicemente “cercando il suo equilibrio”.

Infine, pensa che oltre ai polmoni… anche le narici sono piccine! Basta un piccolo elemento che ostruisce le cavità e subito sentiremo dei rumori che ci faranno saltare dalla sedia (o dal letto).

Niente paura, controllando noteremo che quasi sempre non si tratta di niente di pericoloso.

Se però questo fenomeno diventa troppo frequente o fastidioso per il piccolo, e impedisce la serenità della poppata o dei riposini, allora possiamo procedere con il lavaggio nasale.

Starnuti e naso chiuso: tutto normale?

Esattamente come per noi grandi, anche il neonato starnutisce per liberare le vie respiratorie da impurità e secrezioni.

Ma per i piccoli è anche un segnale di disagio. Quindi non prendertela, ma a volte il pupo starnutirà perché non gli piace quello che stai facendo.

Quindi, ad esempio, se gli stai cambiando il pannolino, se lo stai svestendo, spostando, se gli stai facendo il bagnetto…  insomma, è un moto di protesta.

Niente di grave, in questi casi, come per il pianto senza ragione o le colichette, bastano un po’ di coccole semplici per rassicurare il tuo cucciolo.

Naso chiuso e paura durante la nanna

Occhi aperti come gufi, preoccupazione e allarmi durante la notte. Se il neonato respira male, non c’è rassicurazione che tenga per due genitori (ansiosi).

Se lo spauracchio della SIDS, detta morte in culla, si agita nella tua testa, non dovrai fare altro che mettere in atto tutti i vari accorgimenti che prevengono questo fenomeno – comunque raro e ancora senza cause certe.

Ecco le indicazioni generali da tenere sempre presenti per ridurre i possibili rischi:

  1. Far dormire il neonato a pancia in su
  2. Non fumare in casa e assicurarsi che l’aria sia pulita
  3. Non mettere nel lettino cuscini o peluche
  4. Mantenere una temperatura della stanza non troppo alta (ottimali 18-20 gradi)

Come “liberare” il naso chiuso del neonato

Nei primi mesi di vita di Adelaide abbiamo usato con somma soddisfazione un piccolo attrezzo assai efficace: l’aspiratore nasale (marca Humana, ma ce ne sono diversi in commercio).

L’utilizzo è semplice. Prima si versano poche gocce di soluzione fisiologica specifica per neonati nelle narici, una per volta, e poi si “aspira” letteralmente tutto quello che disturba il corretto passaggio dell’aria. Inutile raccomandare molta delicatezza nell’inserimento dell’aspiratore nelle narici!

Questo sistema vale anche come prevenzione e dovrebbe essere fatto a intervalli regolari. Meglio che per poppare e dormire il cucciolo non abbia problemi!

Un altro prodotto da prendere in considerazione è l’acqua termale, che si può utilizzare anche su base quotidiana per pulire il naso, per idratarlo e proteggerlo da irritazioni.

Naso chiuso, pulizia e prevenzione nasale del neonato

Ok, pronto per questa grande avventura?

Il neonato deve stare sdraiato su una superficie piana, a pancia in su.

La testolina (leggermente reclinata all’indietro) deve essere girata dal lato opposto a quello della narice in cui viene instillata la soluzione. In pratica, per lavare la narice destra, la testa sarà girata a sinistra e viceversa.

Qualsiasi sia la soluzione che hai deciso di adottare (liquido, aspiratore), procedi una narice per volta, ripetendo se necessario l’operazione, attendendo almeno un minuto prima di ogni operazione.

Tranquillizza sempre il piccolo che molto probabilmente si agiterà un po’, ma non scoraggiarti!

Se vivi in un ambiente piuttosto “secco”, meglio umidificare la stanza dove passa più tempo il piccolo: un umidificatore è quello che potrebbe fare al caso tuo.

Oppure i cari vecchi “umidificatori della nonna”, quelli che si attaccano al termosifone, che riempiti d’acqua, una volta scaldato il calorifero, diffondono vapore in giro.

Ovviamente questa è una soluzione prettamente invernale!

Cosa NON fare

Se il raffreddore si intensifica o lo stato di difficoltà respiratoria perdura, chiama il pediatra e fatti consigliare, non adottare soluzioni fai-da-te o farmaci, né tantomeno utilizza prodotti “per più grandicelli” come creme e simili.

Siamo arrivati alla fine dell’articolo.
Grazie per aver letto. Attendo tuoi commenti.

Buon naso… aperto!

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