Come addormentare un neonato: 5 metodi (quasi) infallibili

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Attenzione, arriva la domanda da un milione di euro. Come addormentare un neonato?

Il nostro destino di genitori è, perlomeno all’inizio (e per un lungo periodo) tirare a indovinare finché non si trova la giusta combinazione che sembrerà funzionare per far cadere addormentato il cucciolo… fino alla prossima, imprevedibile volta.

Ogni neonato fa storia a sé.

Il consiglio è quello di provare alcuni dei sistemi illustrati qua sotto e, quando noti che uno di questi si dimostra efficace, continuare per qualche giorno per vedere se vale anche sulla lunga distanza.

Ricorda, soprattutto nei primi mesi è normale che il nuovo arrivo abbia ritmi e orari “sballati” e dorma solo e soltanto quando è stanco. E soprattutto non perderti d’animo se ti sembra piangere sempre!

Prima ti rassegni e meglio è… ma questo non significa che non puoi darti da fare al momento giusto per “accompagnarlo” nel mondo dei sogni.

Sono sicuro che presto riuscirai a cavartela e “rubare” qualche ora di sonno al tuo dolcetto.

E adesso, come direbbe Terminator: “Seguimi, se vuoi dormire!”

1. La Sacra Poppata

Tirare il latte stanca decisamente i piccoli.

Erika ed io diciamo spesso, trattenendo a stento le risate, quando guardiamo Adelaide a fine poppata: “È strafatta di latte!”. E lo è davvero.

I neonati hanno questa buffa espressione da fattoni, dopo essersi abbuffati di latte della mamma.
Anche dal biberon, ovvio. Devi approfittarne e dar loro la “botta finale” con una bella cullata: missione compiuta!

2. Cullare, oh oh

Nove mesi al calduccio, raggomitolati, mossi dolcemente dai movimenti della mamma: chi sta meglio di chi non è ancora nato?

Cullare la creatura sfornata e tenerla in “moto” è un ottimo sistema per far ritrovare quelle sensazioni familiari e rassicuranti.

Cullare in braccio (meglio se ritmicamente), spingere dentro al passeggino, su una sedia a dondolo, in uno dei tanti seggiolini creati apposta per i bambini, nel marsupio… insomma, non hai scuse, caro babbo: lascia la mamma riposare e fatti un bel giro sulle montagne russe del sonno (si spera)

3. Cantare, oh oh oh

Nel Blu dipinto di Blu può andare, ma ti assicuro che i bambini non hanno particolari pretese o gusti sofisticati.

Quindi, tira fuori la tua grinta da karaoke e sussurra dolcemente qualche canzoncina alla tua prole. Questo è uno dei miei metodi preferiti: spero che Adelaide non se ne ricordi troppo.

Ho spaziato finora da Blowin’ in the Wind di Bob Dylan a Baby One More Time di Britney Spears. Confesso che sembra aver gradito di più Britney.

4. Carillon

No, non è la seconda parte del punto numero 3 e non sto parlando del famoso brano dance (anche se fischiettarlo potrebbe dare risultati). Mi riferisco proprio al caro, vecchio oggetto-carillon che sicuramente la nonna aveva in casa quando eri piccolo.

Un retaggio romantico e intramontabile dei tempi che furono, spesso si rivela davvero efficace nel placare il cucciolo e farlo addormentare.

Puoi anche provare con le melodie presenti su Youtube.

5. Avvolgimento!

Non devi per forza annunciarlo a voce alta come fosse l’arma di un robot gigante, ma semplicemente “avvolgere” per quanto possibile con la copertina o in una apposita fascia il cucciolo, tenendolo stretto a te oppure nell’ovetto.

Ricreare in qualche modo le condizioni di “calore” del ventre materno aiuta a calmare e addormentare il mini-te.
(Tecnica da unire ai punti 2 e 3, “Cullare” e “Cantare” per un’efficacia maggiore)

La tua esperienza

Sei alle prime armi? Ti stai preparando?
Hai altri suggerimenti su come addormentare un neonato?

Parliamone nei commenti!

Ti consiglio:

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